Stand-by surreale, ma con alcune sorprese in arrivo

Stand-by ancora una volta surreale, ma lavorando a più non posso per la ripresa, con qualche novità in arrivo che speriamo utile e di buon auspicio. Dopo il primo e per ora ultimo concerto di Musiche in Mostra 2020 del 25 ottobre e in attesa di riprendere tutti gli eventi in rassegna al momento rimandati, dopo l’ottima accoglienza manifestata con perfetta sintonia dai tre principali quotidiani che hanno sede a Torino (Repubblica, Stampa, Corriere) per l’inaugurazione della rassegna al Borgo Medievale, ci chiediamo quando Lapo Vannucci e Luca Torrigiani, Lelio Giannetto, Sara Minelli, Sandra Landini e Francesca Amato, Martin Daske, Rainer Rubbert e Natalia Pschenitschnikova, Luca Morino, Silvana Castellucchio, gli amici del Centro Territoriale Bisacco, Pierluigi Camicia e Giovanni Calabrese, Luigi Santo e Alessandra Gentile, per non dire dei venticinque compositori coinvolti con le loro prime assolute, potranno riaccedere alle nostre sale, ora precluse dal DPCM governativo.

Con o senza pubblico, neppure l’accesso in solitudine è ora consentito! Avevamo pensato a “Musiche in Mostra a porte chiuse e finestre aperte” – perché no? – ma si sono temuti spaventosi assembramenti fuori della sala per i nostri concerti di contemporanea e così l’idea, mediaticamente forte, non ha potuto aver corso. Una riflessione in questa nuova fase di lockTown: sarà pur accetto dai più che a breve torneremo con gioia, seppure mascherati, al rito dello shopping natalizio, ma la cultura, quella dal vivo, dovrebbe essere riaperta e riaccessibile non meno dello shopping dal vivo, anzi non sarebbe mai dovuta essere resa inaccessibile; persino i regimi totalitari sanno, ed è tutto dire, che la cultura non è affatto un bene accessorio, non lo è di meno della “sanità” e della “sicurezza”, senza contare che la sanità mentale merita altrettanta cura di quella corporea. Quanto all’economia, mai sentito parlare di lavoratori dello spettacolo? Non sono lavoratori anche loro? Come i commercianti, gli avvocati e gli agenti immobiliari. Attenzione a non confondere la cultura, e meno che mai la musica, con le movide e l’intrattentimento! Magari, confusione per confusione, confondiamola con lo shopping che è meglio.

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