CD di sonorizzazione. Le Arie condizionate, “foto-musica con foto-suoni” di Riccardo Piacentini, sono incise su CD (RG 00009, Torino 2001) prodotto da Rive-Gauche Concerti su commissione della Fondazione Italiana per la Fotografia.
Interpreti: Tiziana Scandaletti (soprano), Michele Lomuto (trombone).
Testi: Sandro Cappelletto.
Il CD nasce per la sonorizzazione della IX Biennale Internazionale di Fotografia (Torino, Palazzo Bricherasio, 1999).
Presentazione
Le Arie condizionate […] seguono di due anni le Musiche dell’aurora […] I titoli delle due ultime edizioni della Biennale Internazionale di Fotografia (L’Occidente imperfetto e Border Stories) rimandano entrambi a concetti di forte attualità e impegno civile come «gobalizzazione e senso di appartenenza, tolleranza e razzismo, futuro e società dei valori», cui si affianca quest’anno una consistente presenza di fotografie al femminile e di soggetti variamente inquietanti come mani, armi, «universi artificiali […] tra realtà e finzione», ecc.
Le musiche, e i testi su cui sono cucite, confermano ancora una volta la più totale compenetrazione rispetto agli argomenti e alle immagini fotografiche, suggerendo “fragranze sonore” che aleggino per gli spazi espositivi tra subliminalità e percezione cosciente dei “visitascoltatori” […]
La foto-musica è per le arti musicali ciò che la fotografia è per le arti visive. I foto-suoni sono le fotografie dei suoni che ci circondano o, se più piace, sono le fotografie sonore dell’aria che respiriamo e ascoltiamo. Dell’obiettivo si fa metafora il microfono, dell’occhio l’orecchio. Come l’occhio per le immagini, così l’orecchio cattura i suoni; e, come l’obiettivo, il microfono “punta”, impressiona con un clic la sua pellicola, irretisce i suoni, funge da propaggine tecnologica – e da memoria – per l’orecchio; l’orecchio-microfono, analogamente all’occhio-obiettivo, coglie, afferra, archivia […]
Le potenzialità della foto-musica sono enormi. Nata all’insegna di un’ecologia sonora per l’ambiente, si propone di riciclare i materiali acustici desunti dalle più varie quotidianità (i foto-suoni) e di integrarli in una grammatica che si riveli senza imbarazzo debitrice, in senso non solo evocativo ma rigorosamente tecnico, delle attitudini proprie della fotografia […]
Riccardo Piacentini (1999)