FÊTES ET LARMES EXOTIQUE a Genova

MUSICHE IN MOSTRA 2019 – “SOUNDWATCHING”
Genova, Palazzo Reale
Sabato 16 novembre ore 16,30
Concerto con atelier
in co-progettazione con Associazione Pasquale Anfossi
e in collaborazione con Centro Musica Contemporanea di Milano
Fêtes et larmes exotiques
New MADE Ensemble
Felicita Brusoni, soprano
Birgit Nolte, flauto
Alessandra Ziveri, arpa
Rossella Spinosa, pianoforte

Achille-Claude Debussy (1862-1918)
• Da “Fêtes galantes” 1er recueil: En sourdine (1891)
En sourdine
• Syrinx (1913)
Giacinto Scelsi (1905-1988)
• Suite n. 9 “Ttai” (1953)
Rossella Spinosa
• Miniatura 6 (2019) **
Maurice Ravel (1875-1937)
• Pavane pour une infante défunte (1899)
Marco Betta (1964)
• Non voglio vederlo… voglio vederlo (Narciso, sei la mia ossessione) (2019) *
Mito in musica per soprano, soprano in eco, voce narrante, ensemble
Testo di Sandro Cappelletto liberamente tratto dalle Metamorfosi di Ovidio

Il programma “Fêtes et larmes exotiques” muove da due capisaldi debussiani, di cui il primo dalla raccolta Fêtes galantes, per volgere a un brano archetipico di metà Novecento, quindi a una prima assoluta della compositrice milanese Rossella Spinosa. Segue nuovamente un brano paradigmatico del primo Novecento francese, questa volta di Ravel, per finire con un “mito in musica” ispirato a Narciso del compositore palermitano Marco Betta sui testi di Sandro Cappelletto.
Un viaggio tra Italia e Francia, sotto i numi tutelari di Debussy e Ravel e con punte esotiche in luoghi reali o immaginari lontani, nel segno di un’abbondanza di suggestioni che va oltre i “recinti” della musica strettamente intesa. Perché – potremmo dire senza tema di smentita – «la musique n’est jamais absolue». E in questo programma che riprende sia il fil rose sia il carattere sinestetico degli altri nostri appuntamenti in rassegna vorremmo ancora una volta affermarlo.
Così la compositrice sul suo brano in prima assoluta: «Un breve tratto, una breve evocazione, uno scorcio di misticismo… la Miniatura 6 si aggiunge al ciclo delle 5 Miniature, precedute dalla Miniatura 0 dedicata al famoso Duo Alterno». E così Marco Betta e Sandro Cappelletto: «Linee di canto, ipotesi di suoni ombre, fantasmi sonori in simbiosi con il testo. Un’opera-lettura che insegue il ritmo mentale che dà vita e significato alle parole quando senso e suono si uniscono. Farsi due, dividersi, oppure moltiplicarsi. […] Essere, contemporaneamente, Narciso e Eco, chi ama e chi è amato, chi parla per primo e chi può solo ripetere le parole altrui […] Due anche le lingue, per questo racconto senza tempo, il latino delle ‘Metamorfosi’ di Ovidio e l’italiano contemporaneo. Uno, invece, il desiderio che avvampa e sfibra». (d.a.)