CANGIANTE ITINERANTE a Rivoli – Torino (rinviato per coronavirus)

Musiche in Mostra 2020
Rivoli, Castello, Museo d’Arte Contemporanea
Sala Alessandra Tesi
Domenica 22 novembre ore 10,30
Soundwatching con performance elettronica
in collaborazione con
Dipartimento Educazione Castello di Rivoli
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano

CANGIANTE ITINERANTE
Performance collettiva
Pubblico creat(t)ivo
Regia del suono cangiante di Luca Morino
Con la partecipazione di undici compositori
selezionati in collaborazione con il Conservatorio di Milano:
Matteo Bergamin (1994)
Gennaro Bianchi (1994)
Hussein Elhakim Djouab (1986)
Hadi Farahmand (1986)
Giovanni Frison (1993)
Cesare Gallo (1959) e Massimo Avantaggiato (1974)
Alessandro Mazzocchetti (1995)
Sofija Milutinovic (1988)
Alessandro Pini (1955)
Luca Tacchino (1995)

Una performance semplicemente inimmaginabile, in un luogo magico e cangiante, introdotta da una “passeggiata soundwatching” di circa mezz’ora che dal parcheggio della manica lunga del Castello circonda il muro perimetrale dell’edificio sino ad arrivare alla Sala Tesi, con l’opera Interference Pearl (Perla interferenza) della giovane artista figurativa Alessandra Tesi, opera quasi invisibile che “provoca” le nostre capacità di percezione mutando forme e colori a seconda del punto di osservazione.
Il suono perlaceo di dieci compositori, scelti in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, animerà acusticamente lo spazio, stabilendo sottili interferenze con l’opera tracciata quasi invisibilmente sul soffitto e traslando in suoni i suggerimenti offerti da questo speciale approccio. La regia alla consolle di Federico Primavera modificherà “live” le prospettive di ascolto anche di chi vorrà sostare, e dinamizzerà ulteriormente il gioco cangiante delle interferenze.
Un’esperienza unica, nella quale il pubblico attraversa lo spazio e ascolta mobile/immobile osservando l’opera della Tesi e nel contempo ascoltando le elaborazioni elettroniche di giovani compositori. Nuova musique d’ameublement, nella nota definizione di Erik Satie, modulata a questi spazi, a questo pubblico, a quest’opera figurativa, a questo contesto.
Soundwatching!