Musiche dell’aurora e Shahar

Musiche dell’aurora e Shahar

2 CD di sonorizzazione commissionati dalla Fondazione Italiana per la Fotografia con musiche di Riccardo Piacentini con la voce del soprano Tiziana Scandaletti e il flauto di Annamaria Morini su testi di Nadar:
► Musiche dell’aurora (Rive-Gauche Concerti e Fondazione Italiana per la Fotografia, Torino) (RG 00005, 1999)
► Shahar (Edizioni Curci, Milano) (E. 11351 C., 1999)

Presentazione

Il cunicolo come metafora del sospetto, della simulazione che schiaccia e incanala. Cultura del sospetto o sospetto della cultura, la psicanalisi matura insieme alle prime fotografie del sottosuolo, quelle di Nadar, e insieme ai suoi scritti, alle sue preziose narratizzazioni. Il cunicolo sta sotto, è buio, ci vuole uno spioncino per vederci dentro, oppure la luce artificiale. Il cunicolo non riguarda soltanto la storia delle fogne, tanto cara alla letteratura francese prima e durante gli anni di Nadar, ma è un luogo di incontro in cui riconoscersi senza frapposte ipocrisie, in cui scoprire l’umanità becera così come quella sublime del nostro amato/odiato Occidente. È il luogo scoperchiato dell’imperfezione che non si vergogna di se stessa, dell’indecenza che si svela e si autoproclama. È il buio che si illumina, la notte che si accende di luce fievole e stupita, come l’aurora (shahar) di un paesaggio irreale.

Le Musiche dell’aurora sono state scritte per sonorizzare l’VIII Biennale Internazionale di Fotografia. Benché finalizzate a questo specifico obiettivo, possono essere ascoltate autonomamente. (Ciò di fatto accade alla maggior parte delle musiche occidentali, la cui sorte è di nascere contestualizzate, per poi vivere, semmai vivano, decontestualizzate) Musica prima (Shahar) e Musica seconda (Chorsu bimbo) hanno coinvolto l’autore in un appassionante lavoro di ricerca, nel quale sono stati registrati e filtrati elettronicamente materiali sonori derivati dalle più diverse quotidianità […]

Riccardo Piacentini (1999)